
Suello 276 - Cornizzolo 1240 =
Laorca 484 - Grignetta 2177 =

Funivia 576 - Resegone 1875 =
Tot 5510 m
"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

Suello 276 - Cornizzolo 1240 =
Laorca 484 - Grignetta 2177 =

Funivia 576 - Resegone 1875 =
Tot 5510 m

Il lago è calmo, la serata calda ma non troppo. La canoa scivola leggera in direzione del campeggio di Isella per un totale di 6 km 700 m in realtivo relax, una birretta e via. Lo sguardo però è rivolto verso le 4 montagne che mi vedranno all'assalto sabato prossimo. Cornizzolo, Grignetta, Grignone e Resegone.
Si preannuncia una bella uscita quella di stasera. Grazie alla disponibilità di Paolo Kajakrunner (podista/canoista di grosso spessore) potrò finalmente gustarmi la bellezza e la tranquillità del "mio" lago. Non mi dispiace affatto riposare ancora un po' le gambe: fino a ieri i quadricipiti erano ancora lievemente "stracciati" ma un risentimento al gemello dx bussava con una certa insistenza....
Siamo tutti sul divano (non in piedi come per il "Vale") a seguire la gara dei 1500 sl F ai Mondiali di Roma. Esaltante la progressione di Alessia Filippi che regala all'Italia del nuoto (e non solo) una grossa emozione. In particolare l'intervista a caldo è qualcosa di bello: emozione, determinazione, sacrificio e voglia di continuare a nuotare ad alti livelli. In una parola, passione!
PREMESSA
La decisione di partecipare a questa gara l’ho maturata dopo aver fatto una ricognizione ai primi di luglio. Per la verità il fascino di queste valli l’avevo già assaporato nel mio progetto UltraDOL quando ho percorso la parte alta della Valvarrone in discesa.
E’ la quarta gara che faccio da quando ho intrapreso la mia avventura podistica e anche questa volta ho scelto uno stile diverso. Infatti a marzo ho fatto la mia prima maratona a Piacenza, a maggio il mio primo ultratrail di
LA GIORNATA
Mi sveglio presto, Fluido passa a prendermi ad Annone alle
Via! Si parte in fila indiana. Il primo km lo percorriamo quasi camminando e appena scorgo sull’altro fronte della valle i primi che salgono come delle “lippe” penso che dovrò fare la prima salita abbastanza in progressione per recuperare il tempo perso. Non ho l’incubo del secondo cancello (4h e 30m) ma decido che è meglio andar via di buon ritmo.
Con scatti leggeri inizio a recuperare posizioni fino a che riconosco l’incedere del mitico Pibe Ricky Ghislanzoni dei Falchi di Lecco. Subito mi chiedo se sto spingendo troppo: ma no, il fiato non lo sento neppure…..mi sembra irriverente superarlo ma dopo poco devo farlo anche perché immagino che lui andrà in crescendo, io invece non credo altrettanto.
A Chiarino mi sento veramente bene e mi proietto agile verso la discesa verso il primo cancello.
Anche se vado un po’ coi freni tirati non mi risparmio una bella distorsione alla caviglia sx….Ora affronto la parte che più mi preoccupa, la parte del fondovalle che presenta dei tratti anche pianeggianti: alterno camminata veloce alla corsa perchè mi accorgo che il mio walking è veloce quanto la corsa dei miei avversari.
Al ponte finalmente infilo i lacci dei miei bastoni, adesso mi sento molto sicuro. Posso scaricare la forza anche sulle braccia e mi accorgo che colmo le distanze con chi mi precede. E’ proprio uno spettacolo ‘sta salita! In cima ci sono un sacco di tifosi e musica da discoteca che mi aiuta nella mia ritmica spinta. Arrivo al ristoro dove incontro amici stupiti della mia presenza, mi rifornisco e giù a capofitto per una discesa da urlo. Non so chi farà l’urlo…..forse i miei quadricipiti? Per non far torto a nessuno un’altra distorsione alla caviglia arriva decisa. Da Charino a Rasga sempre vedo sempre Fluido davanti a me…sarà a un minuto -non di più- ma non riesco a raggiungerlo perché in discesa lui va forte e io devo anche far fronte a una novità:i crampi sull’ultima salita. Ai quadricipiti non mi era mai capitato! Riesco a decontrarre quanto basta per “andar su del mio passo” e perder il meno possibile. Mi volto e vedo la sagoma del Pibe in grossa rimonta, sapevo che prima di Deleguaggio mi avrebbe ripreso. Io non sono in crisi ma non vedo l’ora di finire questa ascesa. Inizia la discesa: vado giù veloce ma con una certa attenzione. Do un occhiata al cronometro e vedo che arriverò poco dopo le 5 ore: pensavo di metterci una bella mezz’oretta in più. I duecento metri si asfalto finali sono eterni e fa molto caldo. Nel finale tanta gente, bambini che ti chiedono di battere il cinque. Cerco di sorridere, faccio un applauso a tutti (veramente di cuore) e un saluto. Taglio il traguardo e penso alle mie due Anna, una figlia e una sorella (oggi è S.Anna).
A quest’ultima anche un buon compleanno, alla bocchetta di Larec l’ho sentita vicina….
CONCLUSIONI
Gara fantastica. Gente sportiva, affettuosa e orgogliosa del proprio territorio. Organizzazione di alto livello, perfetta. Un percorso che mi piace soprattutto per i bei tratti di salita. Sono soddisfatto…ma già penso all’edizione 2010!!


Dopo la rilassante giornata odierna che ci ha visto tutti e 4 in bici e walking (con Anna) sto pensando ad un'uscita domani mattina presto che esalti un po' il D+ partendo da casa. Teoria: fare meno km possibili e max dislivello .....l'unica possibilità è fare un giro sul Cornizzolo che è comodo, "verticale" e ricco di possibilità. Quindi start da Annone, Suello, salita in direttissima alla croce, discesa dal sentiero 7 a Canzo e risalita dal sentiero 3 (mai fatto ma so bene dove parte) , ancora alla croce, discesa da S. Pietro al Monte, loc Pozzo e sprint a casa.
A volte mi chiedo perchè penso sempre di fare le cose più dure per defaticare. La risposta risiede nell'entusiasmo di testare le proprie risorse psico-fisiche e, soprattutto, vedere posti per cui val sempre la pena di far fatica. Così basta solo un SMS a Cristian per accendere la miccia....alle 8 eccoci a Parè di Valmadrera dove ci trasciniamo (e neppure troppo piano..) a Onno. Qui parte la salita che fino a Valbrona è stra-pedalabile, ma sempre di salita si parla. Questo è solo un aperitivo però. Un bel piatto di prima portata è invece la salita da Valbrona fino a che inizia il tratto cementato, la pendenza è sul 18% bello deciso. Poi, per chi non ne ha, c'è la frutta con rampe affascinati che presentano tratti al 30%. Bellissimo. Fantastico è il panorama che possiamo ammirare al rif. SEV dove oggi è anche previsto un matrimonio. Le mie sensazioni in salita sono state sempre molto buone: apparato cardio-circolatorio e respiratorio ai massimi storici in quanto ad efficienza (almeno in bici) e la gamba potente il giusto. Giornata serena ma molto calda, a me va bene così.....Scendiamo a "balla" e ci dirigiamo verso il lago del Segrino e di li a poco ad Annone.


Tanti di voi mi stanno chiedendo notizie circa il sentiero DOL che ho percorso il 21 giugno. Ecco qui sotto qualche dato.
UltraDOL
Valcava-Posallo
Km 9,55 350 D+ part 1 Valcava-Passo della Porta
Km 14,31 642 D+ part 2 Passo della Porta-Culmine (inizio strada Artavaggio)
Km 39,06 2065 D+ part 3 Culmine-Subiale (Pagnona)
Km 12,10 930 D+ part 4 Subiale-Artesso (bivio per Sommafiume)
Km 6 ? part 5 Artesso-Posallo
Km 81 3987 D+
Le prime 3 parti sono precise. La 4a quasi precisa, la 5a è una stima: la batteria del GPS era scarica!!

Soliti luoghi...abbastanza pianeggianti e asfaltati ma non completamente (vedi 4° e 6° km). 