"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

venerdì 2 luglio 2010

Poesie....emozioni, sport.

Ricevo e pubblico con piacere un bellissimo scritto di Davide, ciclista e runner ma evidentemente poeta.
Se Kominotti in questi ultimi tempi è quasi solo poesia questo è merito vostro.....grazie, grazie di cuore.

GIA' COSI VA BENE

Parto....fà caldo stasera....

caldo vero....caldo che cuoce.

Due ruote...due pedali...una bicicletta datata.

Decido di salire...salita vera,salita cruda...

che taglia il fiato...che lega le gambe.

Cerco conforto nel verde..verde e natura...

doni di Dio..un Dio di tutti..doni.... per tutti!

Doni per chi li sa cogliere

doni che spesso riescono a cullare i miei pensieri

lenire le mie ansie.

Già così va bene..sono sereno..non chiedo di più.

Una curva e lo vedo..uno che sale..uno come me..

nel suo volto la fatica,difficile leggere altro.

Difficile capire se cerca il silenzio dei doni..

il dono del silenzio...

o se invece

vuole condividere fatica e pensieri.

Azzardo un saluto..un banale..caldo stasera vero?

Ottengo un cenno col capo,raccolgo il suo sorriso.

Già così va bene..sono sereno..non chiedo di più.

Saliamo insieme..i soliti convenevoli..

poco altro.

Niente stupide sfide a chi sale più in fretta...

niente sguardi a scrutare pecche o pregi

dei mezzi che ormai ci vedono entrambi sui pedali...

solo silenzio...si sale..

silenzio e rispetto...

la strada non fa sconti..

il verde è sempre lì.

Da dietro..un auto..un suv..

una che va di moda..una con l' abito bello...

una che riesce a passare anche dove

solo le ruote grasse lasciano la loro impronta...

e la cancella...arrogante..

come chi ne sceglie le movenze invadenti.

Fretta..come sempre..come norma oramai.

Diamo fastidio..imprecazioni...

polvere e imprecazioni.

Le automobili sono sospinte da una forza

che non può fondersi con la nostra...

Non raccogliamo.

Già così va bene..sono sereno..non chiedo di più.

Si sale ancora...

e a stridere a confronto di tanta prepotente forza...

i miei occhi stanchi...

che ormai invasi da sudore storgono i contorni...

colgono un altro di noi.

Li fermo sul ciglio della strada...

una ruota sgonfia..

un viso smarrito..afflitto.

La sua creatura pare sconfitta...umiliata...

e da la sensazione di un umano destino.

Ma niente polvere..niente fretta..nessuna imprecazione!

Solo pazienza e cura

per ridarle anima.

Le biciclette hanno il pudore del silenzio.

Siamo arrivati..siamo in alto..più sù non si arriva.

Le nostre strade si dividono...

non seguono altri discorsi..

solo un cenno..come all inizio..

e un sorriso...un tacito grazie reciproco per la compagnia.

Scendo verso casa...sono solo...

e intorno a me ora...

sono ancora i doni a parlare.

Già così va bene..sono sereno...non chiedo di più.

Davide C.

2 commenti:

KayakRunner ha detto...

Il ciclista incontrato da Davide era sicuramente Ciaci ;-)
Anche a me è successo una cosa simile sulla salita del Cornizzolo la settimana scorsa: il sentimento che si prova è il rispetto per la fatica del compagno di viaggio....

Anonimo ha detto...

Bei versi... descrivono in pieno quel ke si prova quando si pedala all'insù.
Complimenti...
Ciaci