"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

lunedì 20 settembre 2010

La mia cavalcata sulle Grigne....la cronaca.


"Cerco il mio respiro dove soffia il vento
Sarò una cosa sola con il mondo intorno!"
(Ora d'aria - Litfiba)


LA CRONACA
Sono le 5.15 quando capisco che "tutto va come deve andare":una fantastica stellata mi da la conferma che oggi correrò sul "Sentiero delle Grigne" nella sua versione integrale.
L'entusiamo a 1000, la condizione fisica molto buona (almeno al 85%)....tocca a me fare il "numero" e non a parole.....
L'obiettivo è un tempo tra le 7 ore e 20 e le 7.30 che credo sia alla mia portata quest'anno; l'incognita è data dalle condizioni di umidità dei sentieri: non voglio rischiare niente!!
Sarà per me una sfida motivante perchè lascio alla mia testa il completo dominio del corpo. La "centralina" che a volte mi spinge a ideare progetti pazzi deve elaborare un piano razionale che mi permetta il miglior rendimento. Devo partire abbastanza deciso!
E cosi sia..........
I primi 2 km molto ripidi li faccio senza far fatica ma mi accorgo che sono ad un gruppo di atleti di buon livello, ottima scelta perchè mi tolgo da quegli ingorghi che poi rendono i sorpassi difficili e soprattutto molto dispendiosi in termini energetici.
Sulla traversata bassa lascio passare Fluido che inizia la sua progressione ma devo "andare" acnh'io per arrivare all'attacco della salita al rif Rosalba il più presto possibile: il mio "compitino" si esaurirà in Grignetta dove conto di passare almeno 15 min prima dello scorso anno.......Poco prima di iniziare la salita mi raggiungono Cinzia e Maurizio,quest'ultimo cambia passo e prende un certo margine. Io sto tranquillo fino a quando Cinzia mi cede il passo e mi dice "Vai Giak che ne hai..." E se lo dice la campionessa......provo a risalire le posizioni senza sballare, vado su "del mio passo"....Riprendo un "trenino" di atleti poco prima del Rosalba, mi accodo quasi a riposare. E' un po l'atteggiamento che avrò per tutta la gara: mi porto sotto a tutta, sto in scia e riposo e passo accelerando. Le parti di salita sono quelle che temo di meno: ho i battiti sotto controllo e tanto, tanto margine, viceversa sui piani mi controllo per non fare dei "fuorigiri" devastanti anche se devo dire che mi sento molto migliorato pensando ai miei punti deboli.
La salita in Grignetta è prudente anche perchè sulle catene trovo atleti molto lenti: ne approfitto per mangiare un gele rialzare la testa per godermi lo spettacolo che mi circonda. In cimaho 18 minuti di vantaggio sul 2009: bravo Giak, il più è fatto.
Da qui psicologicamente la gara diventa semplice, vuoi perchè diventa + tecnica, vuoi perchè i ritmi di molti calano e ti sembra di stare meglio....di "andare ad un'altra velocità".
Ma non esageriamo...la strada che mi porterà a Pasturo è ancora lunga. Inizio a pensare che incontrerò Sr. Maria Teresa, Betty e Davide: questo mi da conforto e serenità. Ma guarda dove metti i piedi....poco panorama e occhio, guarda dove vai!

Guarda che cielo che hai
guarda che sole che hai
guardati e guarda cos'hai
e........ guarda dove vai!
(Qui il testo completo di Vasco Rossi)
Osservo anche, dopo averle ceduto il passo in discesa, Cinzia Rondine Bertasa che si esibisce in una geometria ardita giù dal ghiaione. Tira una retta dove il sentiero fa un sacco di tornanti....scende a tutta come un capriolo....ma poi, anche lei umana, si sdraia completamente sull'erba come una campionessa di slittino!!
Ho avuto la fortuna di essere nei "suoi paraggi" solo perchè era reduce da malattia..altrimenti come al solito un ciao allo start e un ciao all'arrivo.....no?
Ho osservato la serenità di accettare anche con ironia una giornata storta, un rispondere sempre cordiale ai sorrisi di chi incontra...dimostrando sempre e comunque di essere una grande persona/Atleta.
Ritorno a me e alla mia avventura, io mulo e quasi "cavallo per un giorno".....
Proseguo in picchiata verso il Rif. Elisa, non spingo a fondo perchè vorrei star bene sia nella salita della val Cassina che sullo strappo di Piancaformia. In questo tratto incontro Maurizio che mi sembra bello deciso. Lo seguo timidamente mantenendo una certa distanza anche per godermi il panorama poi all'inizio della val Cassina sento il dovere di fare gli onori di casa e veste di "Cicerone" parlo di Cassin e del Sasso Cavallo ad una ragazza di Udine....Poi mi sposto e lei vola via come una farfalla (peserà meno di 40kg...). La discesa al Bietti è più bagnata del previsto, procedo cauto, tengo famiglia!
Poi entro nel vivo della gara con l'ascesa più dura, non vedevo l'ora. Appena si sale recupero su Maurizio che mi dice: "ho innestato il passo trail...vai". Sto bene e salgo forte perchè mi aspetto i miei amici alla bocchetta....arrivo svelto e non li trovo così come al rif. Bogani. Mangio qualcosa e dopo un minuto arriva anche Cinzia accolta dai tanti complimenti che tutti le fanno. Mi fa un gran tifo "lanciandomi" in salita e in effetti sento una buona energia. Dimenticavo di scrivere che dopo la Bietti ho avuto dei crampi agli adduttori....(stesso punto del 2009). Fino a qui ho recuperato 37 minuti rispetto al 2009. Ecco Davide venirmi incontro e di lì a poco Betty e Sr. Maria Teresa, mi sembrano molto soddisfatti della bella giornata passata al Grignone...mi incitano veramente tanto spingendomi su e in un attimo sono in cima.
Al ristoro mi concedo qualche battuta prima di gettarmi deciso (ma non troppo...) verso il Pialleral. Qui lascio la compagnia di Luca Lumbo Lombardini che per tutta la salita si lamenta per una condizione non ottimale. Mi sembra di andar piano ma arrivo giù 3 minuti prima dell'anno passato (ora sono a - 46 min). Curvone a sx con saluto a Pinuccio che mi dice che Fluido è passato 15 min fa. L'ultima parte Pialleral-S.Calimero-Riva-Pasturo mi vede passivo: sullo strappo in salita accuso i crampi in maniera decisa e decido di tirare i remi in barca. Nessuno dietro, nessuno davanti, una pace agonistica......van giù anche i sassi penso ma le case di Pasturo non arrivano mai. Finalmente eccomi sul''asfalto! Il primo viso noto è quello di Fluido che mi applaude, poco dopo mentre cerco di dare tutto trovo il Falco lecchese Maggioni che cammina: non ho esitazioni e gli dico "non me la sento di superarti qui, arriviamo insieme?" Lui sorride e fa un cenno di assenso parte di corsa che a momenti fatico a tenere......tagliamo il traguardo dandoci la mano, un gesto di condivisione che da solo vale la fatica di oggi.
Il mio miglior amico Dino mi applaude con tutta la sua famiglia, regalo inaspettato e graditissimo. Ma lo sguardo è rivolto pochi metri più in là.

C'è una sedia verde, bellissima.






6 commenti:

cinzia ha detto...

Che dire...leggo in queste tue prime righe l'energia e l'entusiasmo di un "ragazzino" che x la prima volta sale sulle giostre!!! Tu ci sali da tempo, ma mai hai smesso di metterci quel pizzico di "timore" che ti rende un pò "bambino" alla sua prima esperienza...
Grazie delle belle parole, si, sono umana e ci tengo ad esserlo, xè anche in una giornata no si può trovare il sorriso, xò il miglior risultato è trasmettere che lo sport è si fatica, ma anche amicizia e "leggerezza", nn x forza legata al risultato...c'è molto di bello da sentire e vedere sempre...

fluido ha detto...

ci sono tanti modi di correre, il migliore è quello da te descritto, un sano ma non esasperato agonismo, il piacere della corsa e della sua intrinseca fatica, uniti alla voglia di continuare ad osservare il dono che madre natura ci ha regalato in questo percorso che tocca le zone più "nobili" delle nostre montagne.
Bravo Giak, bel racconto uno sponsor al nostro sport e complimenti per i miglioramenti, lo scorso anno ce l'avevamo preomesso entrambi che quest'anno avremmo fatto meglio: missione compiuta col sorriso sulle labbra

KayakRunner ha detto...

Con questo piacevole racconto mi hai fatto immagianare di avere corso anch'io questa bellissima gara facendomi pesare meno il dispiacere di non averla vissuta in prima persona.
Ma toglimi una curiosità: chi c'era seduto di così interessante su quella sedia verde ? ;-)

nuvola ha detto...

oh che belle parole .. quasi commovente .. bravi bravi, sul serio ! nuvola

kominotti ha detto...

Beh, ho solo da dirvi il mio grazie di cuore....essere circondato da gente come voi è per me un dono grandissimo. La passione è contagiosa.

zac ha detto...

che dire Giak....ho imparato a conoscerti dai post di Facebook....poi personalmente e sei proprio quella persona che traspare dalle righe, piena di voglia di vivere la vita con gioia e con amore....di gustare ogni attimo e ogni cosa che la Natura ci offre.
Conoscerti e fare delle uscite con te è una vera fortuna per chiunque....e io caro Giak mi reputo fortunato di tutto questo....ma soprattutto di avere la tua amicizia!
Grazie Giak......