"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

mercoledì 9 settembre 2009

Prove libere.

Anche se gli indizi non mi facevano pensare in positivo posso dire ora che è stata una gran bella giornata in un territorio, le Grigne, per larghi tratti ancora molto selvaggio.
Una prova che senza dubbio si rivelerà utile per la gara di domenica 20: il trofeo Scaccabarozzi sul
"SENTIERO DELLE GRIGNE" 43 km e 3200 D+.
La premessa non era delle migliori perchè ero molto raffreddato, avevo dormito non più di 3 ore e il tempo era grigio anche se non c'erano avvisaglie di pioggia. Ma a volte le premesse vengono sconfitte....e poi oggi è il 09/09/09....giorno unico, no?
Nuvola ed io partiamo alle 9 dai Resinelli con l'intenzione di percorre la parte alta del percorso che è un pò il cuore della gara. In totale una trentina di km che impostiamo subito nella salita al rif. Rosalba di buon passo. I bastoncini servono, eccome se servono! Ma da lì fino al rif Bietti occorreriporli nello zaino perchè le mani devon esser libere. Senza scendere troppo nei particolari devo dire che ci sono parecchi punti dove è bene essere accorti non solo a dove si mettono i piedi ma soprattutto "temere" chi ti segue (discesa) e chi ti precede (salita). Il sentiero Cecilia mi sembra perfetto per una bella "sassata in testa", idem il canalino Federazione e per chiudere in bellezza anche la parte alta della val Cassina, splendida gola all'ombra del Cavallo Stone....
A parte il rischio oggettivo devo dire che il percorso è splendido, vario e piacevole per una percorrenza svelta. Gli scenari sono sempre diversi e la curiosità che hai nello scollinare ti aiuta a sentire un filo meno la fatica.
Oggi stavo bene, certo non al top, ma devo dire che testa e fisico erano un tutt'uno. L'ottima compagnia di Nuvola, esperto della Grignetta, è stata essenziale perchè in solitaria mi sarei sentito meno tranquillo. Arrivo al Brioschi (2410) in buone condizioni per lanciarmi in ricognizione nella lunga discesa. A tratti provo delle accelerazioni che mi confortano. arrivati al Pialleral rientriamo poi dal low traverse con tappa meritata dalla "Cornelia" per una birretta sacrosanta!
Settimana prossima proverò la parte bassa (S. Calimero e rif Riva) che non presenta, per fortuna, difficoltà tecniche rilevanti.
Il tempo di riferimento potrebbe essere per me 8 ore....vedremo!

2 commenti:

KayakRunner ha detto...

Giak sei un fotografo nato! Certo che lo scenario aiuta non poco!!

fluido ha detto...

allora c'ho visto giusto...sino al rosalba ok bastoncini e poi sino al bietti mani libere