"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

sabato 5 settembre 2009

Doppio Corny e Piani di Barra

Dopo quasi 40 giorni di assenza dalle corse con dislivello sono contento di ripartire. Senza pensarci su troppo decido di fare un percorso vicino a casa in un certo senso famigliare ma non per questo meno affascinante. Paolo KayakRunner aderisce all'idea e quindi alle 8 partiamo da Annone. Subito mi rendo ben conto che sarà una giornata difficile perchè le sensazioni non sono certo quelle di fine luglio-inizio agosto. Da quando faccio un'attività sportiva il mese di settembre è sempre stato il mese dove mi sono espresso sottotono.....(il 20 c'è lo Scaccabarozzi...!!). La giornata è limpidissima: merito del vento che tira incessante fino alla cima del Cornizzolo. Paolo è davvero forte. Il primo atleta che conosco ad avere una bella coerenza tra tempo in maratona (2h e 57') e scioltezza in salita. Non ho bruttissime sensazioni ma siccome ormai mi conosco imposto un ritmo con il freno tirato....già da questa prima salita immagino la sofferenza finale. La discesa verso Canzo la facciamo ad un ritmo blando. Paolo ha appena "sistemato" la caviglia" e per mia fortuna ha un punto debole: la discesa. Mi stacca nella risalita al Corny che oggi ci permette una vista che secondo me non ha paragoni. Forse solo il S. Primo permette un 360° di questo livello. Il tempo di mangiare una barretta e ci precipitiamo verso S.Tomaso con una discesa molto bella, prima veloce e filante, poi tecnica e bella decisa. Sull'asfalto di Valmadrera sento la schiena che è un po' inchiodata ma appena arrivati dall'atra parte del fondovalle in prossimità dell'inceneritore inizio al passo la salita sul monte Barro. Qui le possibilità sono diverse: la più dura è quella di raggiungere la vetta. Scelta scartata! Raggiunti i Piani di Barra scendiamo svelti a Camporeso e quindi a Rossa. Qui Paolo in un km e poco più mi stacca di 200m....mancano ancora 4 km a casa e gli dico che forse per me è venuto il momento di camminare. Abbiamo fin qui percorso 31 km e 2160 m di D+.....Lui mi dice "ci vuole una birretta!!". Detto-fatto. Ci salutiamo, lui riparte ben sotto i 5/km, io camminando. Sono contento di aver fatto questo giro perchè molto panoramico e allenante. Certo che come prima uscita è stata una bella legnata.
Avanti così.....(non a pigliar legnate!)

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