"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

sabato 18 aprile 2009

Il triangolo no....

Mi sveglio presto stamattina, non è una novità. In programma ho la dorsale del triangolo lariano da Como al S. Primo, andata e ritorno (la dorsale classica arriva fino a Bellagio). 
La distanza è già impegnativa perché andrei a correre 50 km.
Già dalla reazione alla sveglia intuisco che il mio stato non è "magico". Faccio comunque la solita buona colazione e via verso Como in sella allo scooter. E' buio ma il cielo non è poi così carico di nuvole minacciose. Parcheggio sul lungolago alla partenza della funicolare e alle 6.35 avvio il GPS e soprattutto le gambe chiamate a scaldarsi in una ripidissima ascesa verso Brunate. L'aver già percorso almeno 4 volte questa salita mi fa pensare ad altro anche se con le luci dell'alba è sempre bello voltarsi a guardare Como e il suo lago. Eccomi a Brunate in 30 minuti di esclusiva camminata e così sarà fino al faro voltiano. Dove parto con la corsa è comunque in salita ma per lo meno su strada....regolare. Qui inizia il "sentiero panoramico delle baite" (almeno così mi sembra di ricordare il cartello segnaletico).Per ora non piove, c'è una bella umidità ma poteva andar peggio....corro senza infamia ne lode. Mi pesa un il fatto di aver scelto l'itinerario ambiziosoun "cancello" orario dato dagli impegni famigliari: penso che sarà dura star nei tempi. Attendo che le nuvole che avvolgono il S. Primo si dissolvano. Il dubbio neve esiste e di bagagnarmi i piedi oggi non se parla proprio! Dopo le baite entro nei 3 km di faggeto (sempre spettacolo) che sono un vero piacere di corsa. In un canale trovo una bici sfracellata (?)...mah! Poi salgo le rampe che in un attimo mi portano al rifugio Riella proprio sotto la vetta del Palanzone. Proseguo tra le nuvole e i pensieri di cosa troverò se vado fino in fondo.....in zona Cippo Marelli trovo dei bei residui di neve che mi rallentano un bel po...e il S. Primo ce l'ho ormai davanti ma è ancora coperto!! Qui inizia la veloce discesa che porta alla Colma del Piano  (o di Sormano). Decido che per le condizioni meteo  ma soprattutto mie (in prospettiva  mi sento stanco...) non è il caso di scendere e facendo un rapido dietro-front punto alla vetta del Palanzone. Scendo a tutta dal ripido pendio e inizio un ritorno regolare. Penso che il kilometraggio totale andrebbe sui 32 circa: troppo poco!! Decido allora che da Brunate a Como farò tutta la discesa sulla strada asfaltata. Percorro l'ultimo tratto che faceva parte della corsa "Città dei balocchi" che avevo fatto il 21 dicembre. Ora sono a Como, le ultime centinaia di metri tra i turisti stranieri ed eccomi di nuovo al fedele scooter. Ho fatto quasi 38 km (durante la discesa mi è rimasto spento il Gps per almeno 1,5 km...) ma mi sa che domani ne farò ancora un perchè è l'ultimo sparo per la preparazione alla Abbot's. La pressione sale alle stelle..... ci sarà da stringere i denti!
Per concludere, consiglio a tutti questa zona per correre, è fantastica. 

La 50 km verrà riproposta a tutti gli appassionati: sicuramente fatta in compagnia è tutta un'altra cosa. 
Allenatevi e mettetela nel vostro calendario nel mese di Giugno!!


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