"La natura è come una tavolozza bianca sulla quale puoi dipingere ciò che vuoi. Credo molto nel territorio in cui vivo che offre tantissime opportunità incredibili basta soltanto provarci mettendo in moto la creatività e facendoti spingere da un'idea che ti guida. Cambiano i sistemi ma l'uomo e la natura sono sempre gli stessi. La corsa nella natura è ciò che ha sempre permesso all'uomo di viaggiare, conoscere e soprattutto sognare. Se lo faccio io c'è tantissima altra gente che può farlo. L'importante è puntare a qualcosa e darsi un obiettivo al proprio livello, sarà comunque un'impresa e se condivisa con gli altri può essere uno stimolo per guardare oltre".

martedì 10 marzo 2009

Cornizzolo e Barro: i dettagli.

Annone - Cesana  Brianza- Madonna della Neve - Monte Cornizzolo (vetta) - La Colma - Acqua del - S. Tomaso- Valmadrera - Val Faè - Monte Barro (vetta) - sentiero della creste - Galbiate - Rossa- Roncarolo - Donzeno - Annone.
Partenza solita, da Annone per Cesana dove ha inizio la salita asfaltata in direzione cava. Poco dopo esser passati sotto al ponticello della Cementeria di Merone (cava) parte il sentiero che mi porta dopo qlc minuto alla chiesetta della Madonna della neve (foto sotto). Il sentiero si allarga ma sale deciso costeggiando il bordo alto della cava. L'esposizione a sud è decisa...sembra di correre al mare!! Si passano 2 capanni (in lamiera) e si prosegue in costa con salita decisa da fare con grinta. Un tratto di bosco con sentiero stretto e inclinato porta proprio sotto il prato da dove decollano i parapendii
Da qui alla strada asfaltata occorre salire almeno 100m di dislivello. La vetta sembra vicinissima, si tira su dritti ma il dislivello è notevole e la velocità bassa. La croce del Cornizzolo e situata a quota 1240 m. Si scende svelti dalla piramide sommitale fino al rif. Marisa Consigliere (SEC Civate) e si corre in direzione ripetitore monte Rai. Qui occorre deviare a sx verso il Sasso di Malascarpa e Terz'Alpe: il sentiero è bellissimo anche se ancora parzialmente innevato. Dopo circa 1 km dietro una curva a dx occorre fare attenzione all'inizio di un sentiero con bolli gialli. E' tutto corribile ma ieri con ghiaccioe neve era molto pericoloso. Una caduta costituisce un grosso problema qui (chi vuol intendere...). 
Sbuchiamo alla Colma, bivio che conduce alla SEV, a terz'Alpe e a S. Tomaso (per poi deviare verso Pianezzo e Corno Rat).  Troviamo una fontana con acqua buonissima!! Qui il sentiero in discesa nel bosco (vedi foto sotto) è veramente veloce, bello e divertente. 
Si passa da S. Tomaso e di a poco si scende a Valmadrera dove si passa sotto alla statale 36 in prossimità del forno inceneritore. 
Il sentiero che percorre la Val Faè è proprio a pochi metri dalle fabbriche del fondovalle. Si sale subito decisi sempre in salita fino alla vetta del Barro che è a quota 922. Con qualche attenzione e senza fretta si scende in direzione SE per il sentiero delle creste dove occorre in almeno 3 tratti (brevi) usare tutte e due le mani per aggrapparsi alla roccia. Continuando sulle "gobbe" si perviene alla zona di soprastante via dell'Oliva, qui c'è un'ottima fontana. Siamo a Galbiate: occorre scendere dalla veloce strada poco trafficata in direzione Rossa, passare dalle piscine a lago di Oggiono e costeggiare le tranquille acque annonesi per fare ritorno a casa.

Qualche dato per avere un'idea:
30,5 Km - 1850 m D+ (circa).
 L'ascesa Annone - Cornizzolo sono 1000 m secchi e quella del Barro 700 m !!
Tempo di percorrenza di corsa (nei tratti dove è possibile) circa 4h20'.
Camminando direi anche 9 ore.

E il prossimo trail dove sarà?

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