Tratto da: cronaca 2001 gare estive testi a cura di Oscar Durbiano.
E' bello ed emozionante leggere tra le righe la stima degli altri che ti dan carica.....speriamo di trasmetterla tutta ai giovani atleti!!
Il periodo estivo sembra dare ottimi stimoli al lombardo Giacomo Cominotti, professore di educazione fisica nella vita di tutti i giorni ed atleta a tempo pieno nella stagione estiva. "The Little Strong Man", come viene chiamato dagli amici, completa l'itinerario in compagnia di Cristian Brenna e Luca Zardini. Dietro tutti gli altri.
e ancora:
.....dell'arrampicatore lecchese Giacomo Cominotti, insegnante d'educazione fisica nella vita di tutti i giorni, atleta e grande sportivo nell'anima. Cominotti quasi ripete l'exploit dell'anno scorso, quando chiuse in trionfo la trasferta fassana, portandosi a casa la vittoria e rompendo l'egemonia dei soliti nomi eccellenti. "The little strong man", come viene affettuosamente chiamato dagli amici, anche questa volta dimostra una gran forma e conquista la superfinale, in compagnia del Campione del Mondo in carica Bernardino Lagni e Alberto Gnerro. Cominotti è uno di quegli arrampicatori che si allenano in silenzio, ma che, al momento buono, sanno tirare la zampata che lascia il segno. Cominotti diventa un simbolo per tutti, la conferma che col talento e la determinazione si possa andare lontano nell'arrampicata. Il tutto a scapito dell'età e dei "professionisti" in forza ai gruppi sportivi militari. È bello sapere che c'è sempre la possibilità di emergere nel nostro sport, anche quando non sei giovanissimo. Tutto diventa più umano e apre una finestra sulle speranze e sui sogni di ciascuno di noi. È confortante ricordare che gente come Lagni, due anni fa, vinse il mondiale contro ogni previsione e questo nonostante otto ore di lavoro al giorno e con la possibilità di allenarsi solo nel tempo libero.
e ancora:
Bella affermazione per Riccardo Scarian, che ribadisce il buon periodo di forma che sta attraversando, davanti a un sorprendente Giacomo Cominotti, sempre più performante e polivalente su ogni terreno. Terzo un sorprendente Christian Sordo, di Bolzano.
3 commenti:
vai giacomo!!!
sono daccordissimo su quello che dice il luca
federico
mi associo
saluti
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