
Nel continuo navigare dentro me mi
trovo a viaggiar sui monti, spesso solo e a volte in compagnia, senza
una meta ben definita.
Di giorno e di notte.
Più mi chiedono le motivazioni di una
“scelta trail” e meno mi faccio domande....alcune vibrazioni si
sentono e non le puoi fermare.
Sono fili sottili che mi legano alle
idee delle persone che ho conosciuto in questi anni sui sentieri,
legami e condivisioni semplici.
Uno di questi fili è quello condiviso
con i ragazzi del Trail Running Brescia che sabato mi hanno regalato
uno spettacolo indimenticabile con la prima edizione della BVG.
Un viaggio che lascia il segno.....di
quelli che non vanno via quando la fatica di quegli sforzi svanisce.
Volevo tradurre le emozioni in
parole....ma mi viene difficile trasformare quei profumi, quegli
scorci così significativi e unici che il Garda e il suo entroterra
occidentale sanno offrire.
Ci provo a raccontare la mia gara o
meglio il “Trail secondo me”......
Da sempre penso al nostro sport come
una risorsa, oltre che quella di valorizzare un territorio, per
l'essere VIANDANTI.
Ripercorre sentieri a volte dimenticati
per anni per seguire delle linee logiche a cavallo tra storia e
geografia ed esaltarne le tradizioni ancora radicate nei luoghi.
Si, mi sento un viandante quando
percorro questi sentieri e strade bianche.
Il Trail non ti delude mai....è sport,
è gara certo....ma quando svuoti le tasche ti accorgi che il tuo
bagaglio di esperienze cresce km dopo km.
Mai un passo uguale all'altro.
Il trail è ricerca e novità.
Un “andare” di un viandante che si
nutre di colori e sensi.
Si mi sono sentito proprio così....in
armonia col mio corpo che non era certo pieno di energia....ma la
testa aveva già deciso a che ritmi doveva esser
l'interpretazione.....utilizzando anche le briciole, ingaggiando
ludiche sfide con compagni di giornata.....scendendo “alla
disperata” dopo il Bestone.
Sentire i crampi che fanno la comparsa
e rimanere rilassato rimandandoli al momento della doccia...son
soddisfazioni!
Ho cercato di dire grazie a tutte le
persone che incontravo lungo il percorso, di sorridere sempre per far
capire che oltre allo sforzo c'è un modo bello di giocare e di
sentirsi ancora quei bambini spensierati di un tempo.
La cronaca della gara come sempre è
dentro me fatta di piccoli dettagli da raccontare da domani ai
compagni di sentiero....quelle tattiche così ludiche da farti
sentire un privilegiato.....
Sono stato bene, semplicemente....
Giak
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