E' arrivato nelle case degli annonesi il nuovo numero di:
a pagina 2 trovate le mie riflessioni in merito ai parchi/gioco.
Qui il giornalino da consultare.
Il mio pezzo:
GiochiAMOci
il futuro!
La
notizia dell'allestimento dei giochi presso il Parco Comunale di
Villa Cabella mi giunge come musica all'orecchio.
Non
entro nel merito dello stanziamento di denaro: raccolgo le “voci di
paese” e mi impongo di valutare il costo/beneficio, dopo aver
sperimentato in prima persona. Beh, sono le mie figlie che ne
beneficeranno.
Proprio
un giorno prima della nascita di Anna, quasi 5 anni fa, scrivevo una
lettera all'Amministrazione Comunale per segnalare lo stato di
degrado della aree verdi pubbliche di Annone.
Ora,
non si pensi che con un investimento importante sull'arredo urbano si
possa risolvere il bisogno di gioco dei nostri bimbi!
Il
gioco è elemento fondamentale e strategico nell’educazione e nello
sviluppo dell’individuo; occorre riflettere in profondità
sull'importanza del gioco destrutturato, che rischia di
scomparire dai nostri paesi.
Pensiamo
ad iscrivere i nostri figli a tutti i corsi possibili e
immaginabili... ma il gioco libero, quello del cortile... quello
fatto di nascondino e guardia e ladri, dove andrà a finire?
Forse
è già morto.
Non
per colpa della tecnologia o dei profondi cambiamenti della nostra
epoca, ma piuttosto per una questione culturale che ci vede in grave
ritardo rispetto ad altri Paesi della nostra Europa.
Nella
mia esperienza, magari turisticamente anche poco varia, ho
frequentato parecchio le aree gioco in
Germania, Austria, Svezia, Croazia, Svizzera.
Le
attrezzature per il gioco sviluppano attività psicomotorie che
regalano al bambino un senso di sicurezza in cui osa sperimentare le
sue risorse fisiche, le abilità motorie, ed osa prendere contatti
con bimbi che magari incontra per la prima volta.
Dietro
ai fondi previsti per l'allestimento del nuovo parco giochi ho
percepito alcune idee e le ho fatte mie.
Primo
pensiero: la manutenzione crea continuità.
Oltre
all'investimento per l'acquisto iniziale, serve un piano preventivo
per la manutenzione ed il rinnovo, che garantisca una continuità: i
bambini nella fase sensibile troveranno oggi i giochi nuovi... ma tra
10 anni in che stato saranno?
Non
lo dico per metter le mani avanti, lo affermo dopo aver valutato il
recente passato. Per quanto tempo le due aree verdi pubbliche sono
state abbandonate (a parte il taglio dell'erba)?
Secondo
pensiero: serve un'idea.
Quando
si sceglie di realizzare un'area di gioco occorre avere ben chiaro,
oltre al dove collocarla, anche ci siano i fruitori e quale sia la
loro età.
Noi
avremmo 3 spazi in paese: che bello sarebbe, pensare a 3 aree
dedicate alla diverse esigenze dei nostri bambini.
Valorizziamo
i materiali semplici: legno e sassi.
Quanti
parchi hanno fatto della semplicità il loro successo!
Ma,
certo, occorre progettare: non basta aprire il catalogo dei
produttori.
Terzo
pensiero: un luogo di aggregazione per la famiglia.
Credo
che questi luoghi possano rappresentare per un Comune come il nostro
un fiore all’occhiello (anche se non l’unico) e un segno
distintivo del senso civico dei propri cittadini.
Posso
immaginare che la poca cura e manutenzione dei giochi dipenda dal
fatto che ad Annone tutti o quasi hanno un cortile o un giardino…
ma così pensando si dimentica la valenza di questi punti di incontro
occasionale per bambini e famiglie, che si frequentano in un clima di
serena socializzazione e svago.
Infine,
serve un regolamento chiaro in ogni area verde pubblica.
Serve
chi vigila (i cittadini..) e fa rispettare tale regolamento (la
polizia locale).
Manutenzione
è anche questo: basta agli scooter che girano tra un gioco e
l'altro, basta ai mozziconi di sigaretta e alle bottiglie di birra
abbandonate.
Occorre
che le famiglie si riprendano in mano gli spazi, con entusiasmo e
impegno.
Siamo
fortunati noi cittadini di Annone ed a volte ci dimentichiamo di
questa preziosa opportunità.
Giacomo "Giak" Cominotti
Nessun commento:
Posta un commento