Fin da ragazzo ho sempre avuto la vocazione, o forse anche l’esigenza, di inventare delle avventure da percorrere in solitaria. Credo che la parte più affascinante sia proprio quella si seguire un’idea liberando la fantasia. E a volte anche a pochi passi da casa…..
“Voglio D+” mi è esploso pochi gg prima della mia partecipazione al Giir di Mont a Premana. Ne avevo parlato strada facendo (in auto…non di corsa…) con Fluido: il progetto ci sembrava bello tosto.Il mio obbiettivo era quello di salire 4 montagne di cui vedo la cima da casa cercando di compiere il maggior dislivello positivo possibile.
Cornizzolo, Grignetta, Grignone e Resegone.
Facendo solo la differenza tra quota di partenza e quota di arrivo quantifico lo sforzo sui 5510 D+: non li ho mai fatti tutti insieme…almeno mi sembra di ricordare così!!Penso che questo calcolo sia rispettato sulle prime 3 salite; sulla 4, il Resegone, credo ci siano nella parte finale un paio di piccole discese. Il D+ quindi potrebbe anche essere 5600m. Il mio GPS ha registrato le prime 3 salite mentre per la 4a ho mappato fino ai Piani d’Erna.
Fisicamente mi sento a posto…ma più si avvicina la partenza e più mi rendo conto che dovrò impegnarmi molto per diversi motivi: la partenza notturna (3.30…!), l’essere da solo (situazione a me non nuova…) e l’aspetto psicologico legato al fatto che il progetto non è proprio di quelli “razionali”.
Dalla Grignetta scendere fino a Laorca per risalire al Grignone da Balisio è qualcosa che a qualsiasi escursionista sobrio non passa proprio nell’anticamera del cervello……
La traccia è questa:
Suello-Cornizzolo: 964 D+
Laorca-Grignetta: 1700 D+
Balisio-Grignone: 1560 D+
Versasio-Resegone: 1350 D+
Dimenticavo di dire che i trasferimenti li farò tutti con lo scooter….anche se in principio l’idea “ scartava” il Cornizzolo ma sostituiva con la bici il mezzo a motore!
Mi alzo quindi nel cuore della notte dopo che poche ore prima ho preparato la colazione nel thermos per non disturbare in casa. Appena apro le persiane sento che c’è un’umidità impressionante dovuta al cielo che è coperto e minaccia pioggia leggera (le previsioni pure). Per strada incrocio gente che torna dalle discoteche e quando arrivo a Suello il silenzio è irreale. Sono le
La discesa scorre senza particolari problemi anche se non si può definire corribile…..il tratto della Calolden ora è anche un po’ più umido. Una breve sosta allo scooter mi ricarica di energie, proseguo in direzione Balisio-S.Cuore. Mi sorprende un cartello con il divieto di transito (causa lavori) che mi obbliga a parcheggiare dopo 300 m dalla strada provinciale.
Riparto per la terza salita: mi sento nuovo! Riesco a cancellare completamente dalla mente le precedenti salite. Forse il trucco è proprio quello….una per volta -fai come se fosse una classica uscita “mono”…- mi ripeto spesso.
Non che la fatica non bussi…..poco dopo il Pialleral ho delle difficoltà dovute al fatto che ho ingerito una mosca!! Un attimo di tregua stavolta ci vuole prima di intraprendere la dura salita (invernale) che è veramente una salita da capre. Arrivo al rif. Brioschi dove mi gusto un ottimo panino con lo speck e una coca (il sapore di gel e barrette mi ha stufato). Alle
E’ fatta, -bravo (dico sottovoce) hai visto che si può fare?-. Mi fermo a riposare per potermi gustare una discesa la tramonto che mi resterà un bellissimo ricordo.
“Mi raccomando a casa per cena” mi dicevano a casa……
Promessa mantenuta.
5 commenti:
sono senza parole.....!!!!!!!!!!!!
ma xchè non hai portato l'acqua x l'ultimo tratto di salita? una scelta o una svista? se per colpa della mancanza d'acqua non riuscivi a completare? da suicidioooooooooooo.......!!!!!! ro
Ma chi ti ferma più? Hai maturato una resistenza alla fatica incredibile... queste cose le fa solo chi ha una predisposizione fisica particolare. Complimenti Giak!!
Grazie. Ma penso che sia solo un progetto molto duro, non straordinario!! Diventa di valore solo se altri lo provano......Forza!!
Ciao Giacomo,
Leggo solo ora di questa tua impresa. Bella davvero, io di molti posti non conosco manco i sentieri, e dire il vero un poco me ne vergogno. Il giorno dopo com'erano le gambe?
Meno male che hai rispettato l'orario di cena!!
Stefano Buttera
Gambe magiche!!
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